In caso di separazione o divorzio, molti si domandano che cosa succede ai figli minorenni, cioè a chi verranno affidati. Sicuramente si tratta di un argomento delicato, ciononostante non significa che no possano essere messi alcuni punti fermi importanti sempre validi. Vediamo insieme nel dettaglio per iniziare a dipanare la matassa.

Che cosa succede in caso di infedeltà coniugale

È bene sapere che l’infedeltà coniugale non è un motivo che incide sui diritti dei coniugi nei confronti dei figli. In pratica, la colpa dell’infedeltà non compromette i rapporti con i figli. Infatti, il coniuge fedifrago ha sempre il diritto di vedere i figli senza la supervisione dell’altro coniuge o di assistenti sociali. Inoltre, non è motivo per cui si procede con l’affidamento esclusivo. Per i figli minorenni della coppia è sempre previsto l’affidamento congiunto. Addirittura, i figli possono vivere con il coniuge infedele se è stato deciso così.

L’unica cosa che può succedere in caso di infedeltà potrebbe esser l’addebito delle spese. Tuttavia, il coniuge infedele può dimostrare che erano già presenti altre cause pregresse che hanno portato alla separazione, ovvero la causa della fine del rapporto non è stato il tradimento.

Quando l’affido  è esclusivo

Sebbene l’infedeltà coniugale non sia la causa di un affidamento esclusivo, ciò non significa che no sia mai previsto. Infatti, ci sono alcune situazioni in cui il giudice può prevedere l’affidamento esclusivo a un solo coniuge tra i due. Accade solo nel momento in cui l’altro coniuge si è macchiato di gravi comportamenti che possono compromettere l’educazione e lo sviluppo dei figli minorenni della coppia. Per esempio, si tratta di un coniuge violento o disinteressato. Per dimostrare il disinteresse, ad esempio, si possono raccogliere le prove delle molteplici dimenticanze da parte del coniuge nei confronti del figlio.

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