La percentuale di rifiuti raccolti e differenziati all’interno di un comune è uno dei tanti parametri che viene preso in considerazione da studi di ricerca, università, giornali eccetera per stilare le classifiche quali sono le città più vivibili d’Italia. Infatti, vengono considerati particolarmente virtuosi quei comuni che riescono a differenziare oltre il 90% dei rifiuti. Non è quindi un’impresa impossibile come tanti vorrebbero far credere quando si tratta di grandi città. Alcuni sostengono che la raccolta differenziata con il sistema del porta a porta possa funzionare solo ed esclusivamente nei piccoli comuni ma non è vero perché è stato dimostrato dai fatti. Ci sono moltissime grandi città che sono riuscite nell’intento investendo soprattutto in personale per la raccolta e anche in impianti moderni in grado di ridurre al massimo lo scarto indifferenziato.

La raccolta differenziata per aumentare la vivibilità

È evidente al giorno d’oggi ancora più che il passato che la gestione dei rifiuti urbani una delle grandi battaglie per rendere un paese vivibile. I cittadini si preoccupano sempre di più di mettere in atto stili di vita sostenibili e attenti verso l’ambiente. Ovviamente, l’amministrazione comunale riesce a trovare maggiore consenso nella popolazione se fa attenzione alla differenziazione dei rifiuti urbani che è una delle battaglie per modernizzare anche i comuni più reticenti.

Un’occasione di aumentare i posti di lavoro

Purtroppo, capita che molti ancora pensino che la raccolta differenziata sia solo una rottura, un’altra operazione che fa perdere un sacco di tempo in casa. Non è affatto così poiché introdurre la raccolta differenziata significa anche aumentare i posti di lavoro. Basta pensarci un attimo per rendersi conto che per gestire la raccolta differenziata il comune ha bisogno di moltissimo personale come quello che si occupa della raccolta porta a porta, di guidare i furgoni, gestire le discariche e gli impianti. Ovviamente, ci sono anche delle posizioni di alto rilievo che si creano come per esempio gli ingegneri, i contabili e gli amministratori.

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Di Editore