Come per gli immobili anche per i terreni esiste un apposito catasto, è una specie di inventario dove vengono registrati tutti i terreni classificati secondo le diverse tipologie: agricoli, incolti, edificabili, fabbricati rurali ed altro.

Per definizione esso è geometrico, in quando rappresenta la forma geometrica mediante una rappresentazione cartografica, ovvero la mappa, particellare identifica nello specifico le unità alle quali è associata la rendita, ma non probatorio, ovvero non accerta la proprietà di fatto del bene.

Per ogni unità s’intende il foglio mappale, la superficie espressa in ettari, la destinazione delle colture il reddito dominicale, agrario ed i nominativi degli aventi diritto.

Presso il catasto vengono registrate tutte le eventuali modifiche che avvengono nel corso degli anni, come gli atti di compravendita, la fine di un usufrutto, la successione o l’espropriazione.

In caso di acquisto di un terreno è bene accertarsi della titolarità dell’immobile e conoscere i dati reddituali, in base ai quali si dovranno pagare le tasse, prima fra tutte l’IMU, il tutto è riportato nella visura del catasto terreni.

Un terreno agricolo può essere riqualificato e diventare edificabile solo quando ciò viene attribuito dal Piano Regolatore Generale, adottato dal comune di appartenenza, che apporta la variazione allo strumento urbanistico, indipendentemente da quella della Regione.

Con il passaggio da terreno agricolo rurale a terreno edificabile, il bene non sarà più tassato sulla base del reddito dominicale, ma su quella del reddito effettivamente generato, che è di gran lunga maggiore.

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