Autismo ed aggressività

I disturbi dello spettro dell’autismo si manifestano in un ritardo del linguaggio e nella conseguente comunicazione, il che va notevolmente ad incidere sulla qualità delle relazioni sociali, i suoi comportamenti sempre uguali, ripetitivi e stereotipati si concentrano su interessi molto ristretti.

Uno dei problemi principali con cui si deve confrontare un soggetto autistico è la carenza di empatia, ovvero l’incapacità di esprimere i propri sentimenti e quella di recepire quelli delle persone che lo circondano.

Il provare dei sentimenti, quali possono essere contrarietà o mancanza di comprensione dei propri bisogni ed il non essere in grado di trasmetterli, fa si che una persona autistica risponda con comportamenti spesso aggressivi, che racchiudono tutta la sua rabbia.

I motivi che scatenano questo stato d’animo con conseguente comportamento inspiegabile per gli altri, possono essere causati da ansia, confusione, spesso paura di qualcosa di nuovo, come ad esempio un cambiamento inatteso nella sua routine giornaliera.

L’aggressività è un modo di comunicare la sua contrarietà e difficoltà a comprendere determinati atteggiamenti degli altri o per esprimere il disagio che prova quando si trova a socializzare con persone a lui estranee.

Il soggetto autistico può reagire sia verbalmente gridando, minacciando o addirittura insultando, che fisicamente dando calci, lanciando oggetti, graffiando gli altri o facendo male a se stesso, rifiutando allo stesso tempo di calmarsi o di ascoltare.

A volte gestire una situazione che può esplodere all’improvviso, non è certo semplice, individuare la causa presunta, il contesto che ha dato origine all’aggressione e cosa vuol trasmettere con il suo comportamento, sono tutti elementi che un buon professionista tiene in conto, per elaborare un percorso che aiuti a gestire le varie emozioni e prevenire o ridurre il meccanismo che porta a dei comportamenti aggressivi.